I danni provocati dalla pettorina, ebbene si, è ora di fare chiarezza!!!

I danni provocati dalla pettorina, ebbene si, è ora di fare chiarezza!!!

i danni provocati dalla pettorina...è ora di fare chiarezza

Scrivo questo articolo, perchè sono un po stufa di sentire la gente che elogia tanto la pettorina,  guardando chi invece ha il cane col collare e non sia mai a strangolo poi, come un sadico che fa del male al proprio cane!!!

Siccome si è largamente e lungamente parlato dei danni provocati dal collare, che sia a strangolo o meno, oggi voglio elencare i danni che provoca di contro la pettorina, perchè, anche quest’ultima li provoca signori miei!!!

Per fare questo cito l’articolo testuale  della Dottoressa  Britta Kutscher, nata nel 1965, la quale è una fisioterapista qualificata e osteopata per cani e cavalli. Ha dei cani da più di 20 anni, pratica sport cinofilo e usa il suoi due amici a quattro zampe come co-terapeuta. Nata a Dortmund lavora nel suo studio privato come fisioterapista a Karby sul mar Baltico.
Tradotto dal tedesco, traduzione di Alexandra Braaz.
Fonte:
“Der Hund” 7/10. Redaktion DER HUND Wilhelmsaue

 

Distribuzione della pressione
Per chiarire il punto della discussione, se collare o pettorina siano la scelta giusta per il cane, la cosa migliore da fare è guardare i fatti inerenti la natura. La moda della pettorina è nata da una riflessione fisica corretta: maggiore la superficie di contatto, minore la pressione su un punto. Per distanziarsi da metodi duri si pensava a come togliere pressione dal collo del cane ed è venuta l’idea di distribuire la pressione. Misurazioni con appositi strumenti hanno dimostrato che effettivamente la pressione su un punto diminuisce, però vengono esercitati pressioni su punti che non possono assolutamente sostenere pressioni. L’uso della pettorina può essere giustificato per questioni di salute, ma alla fine la decisione spetta al proprietario.
L’anatomia del collo:
Il cane è un cacciatore e nonostante l’addomesticazione ha mantenuto le sue caratteristiche fisiche. Indipendentemente se cane da compagnia o cane da caccia, in linea generale lo scheletro di tutti i cani è uguale, tranne pochi dettagli come ad esempio la forma della testa. E tutti i cani hanno gli stessi muscoli con le stesse funzioni. Da predatore il cane necessita di una muscolatura del collo molto robusta visto che la preda continua a ribellarsi una volta afferrata. Il cane la tiene istintivamente saldamente, non vuole morire di fame. La rachide cervicale è composta da 7 vertebre cervicali ed è la parte più mobile della colonna vertebrale e ammortizza molto bene le strattonate della preda che lotta per la sua vita. Anche cani di piccola taglia possono sopraffare una preda molto più grande di loro. Per esempio un Terrier di piccola stazza è in grado di uccidere un cervo, con grande stupore del suo proprietario.
L’uso della pettorina è destinato ad alleviare il collo del cane.
Caso particolare cani da slitta
Il punto di traino della pettorina per Husky è alla base della coda e permette a tutto il corpo di agire liberamente. L’alta forza di traino è richiesta sempre solo per poco tempo, il peso da trainare solitamente si divide su diversi cani e il cane da slitta cammina quasi sempre con il rimorchio praticamente in orizzontale, per citare solo alcune caratteristiche di questa particolare pettorina.
L’idea di far indossare una pettorina non è una invenzione degli addestratori moderni. Ha le sue origini nel lavoro dei cani da slitta. Così un Husky tira una slitta senza subire danni. Però si tratta di una pettorina concepita in modo completamente diversa rispetto alle pettorine commerciali per l’uso comune e dove il cane non deve tirare.

Avete mai notato quando due cani si azzuffano, come si strattonano e trascinano… O quale cane non adora giocare a tira e molla con un giocattolo? Con questi giochi è più facile che si danneggiano i denti che la colonna cervicale, altrimenti la specie canina si sarebbe estinta per mancanza di successo durante la caccia. Ergo: Il rachide cervicale è molto mobile e è avviluppato da una muscolatura molto ben sviluppata. Con questa mobilità perdona anche qualche strattonata laterale.
La delicata regione toracica
Simile ad un ramo di salice che appena spezzato è morbido ed elastico però essiccato si spezza senza grande sforzo, anche nell’anatomia del cane è decisivo se la forza viene esercitata su una parte muscolosa o su delle parti rigide dove sotto la pelle le ossa sono poco protette. Cosa caratterizza questa regione del corpo? Il torace è il portatore della pettorina. Il torace è costituito da 13 vertebre toraciche. Da ciascuna vertebra parte una coppia di costole che fa un grande arco verso il basso. Allo sterno, che è fatto di piccole ossicine simili a vertebre, le costole si riuniscono più o meno direttamente e chiudono il torace. Le ossa dello sterno formano una sezione mobile. Lo sterno umano invece è una piastra ossea rigida. Sui lati a destra e sinistra si trovano le scapole, che sono collegate solo con dei muscoli. Un collegamento osseo come la clavicola umana manca al cane. Le scapole formano dalla parte davanti assieme all’omero le articolazioni scapolo-omerale. Si possono sentire bene alla parte anteriore del torso a destra e sinistra allo sterno centrale. Qua pizzica. Quando parti delle pettorina sfregano o calcano nelle ascelle possono verificarsi lesioni o irritazioni.
Nastri che scivolano
Guardando bene si può notare che ad ogni passo c’è abbastanza libertà di movimento per il cane. Se le articolazioni della spalla sono limitate per influenza esterna, come ad esempio la pettorina norvegese, non solo disagio al cane (quale donna non ha mai imprecato per una bretella del reggiseno che era scivolata giù? E andare a fare sport così?) ma crea anche uno sforzo maggiore alle articolazioni sottostanti, soprattutto alle articolazioni del gomito. Le scapole si muovono decisamente avanti e indietro, così che strisce di tessuto che poggiano qui disturbano la naturale economia di movimento. Adesso la cintura del petto poggia sullo sterno, o almeno dovrebbe. Chi non ha mai provato a mettere una tavola in equilibrio su un rotolo? Al minimo movimento del rotolo la tavola scivola giù. Molto simile è la situazione della cintura toracica della pettorina. Visto che il cane è una creatura mobile, la cintura toracica non ha nessuna chance di rimanere sullo sterno. Scivola da una parte e calca sulle articolazioni molto delicate tra costole e sterno. O scivola nelle ascelle. Qua scorrono importanti nervi e vasi sanguigni che forniscono le gambe. Se parti della pettorina producono pressione o sfregamento nelle ascelle possono manifestarsi lesioni ai muscoli e/o irritazioni dei nervi fino alla paralisi.
Però nemmeno costole e sterno gradiscono la pressione.
Le cinghie di gran parte delle pettorine limitano le articolazioni di spalla e gomito.
Limitazione della respirazione
Le cinghie laterali del petto portano, in caso di una tirata laterale del cane, maggior peso sullo sterno mobile del cane. Inoltre queste cinghie scorrono sopra le costole. La funzione delle costole è di allargarsi e contrarsi nuovamente per produrre la sovra-e sottopressione nel torace, necessaria per la respirazione. Ancora una domanda alle signore: come ci si sente quando si deve correre con un reggiseno di una circonferenza minore del necessario? Ai signori manca il fiato solo al pensiero di una tale restrizione. Ora mi verrà probabilmente ribadito che non bisogna stringere la pettorina così tanto. Ma anche il solo fatto di tirare al guinzaglio è sufficiente per avere come effetto una limitazione della respirazione. Un altro fattore a provocare disagio sono le grosse fibbie di molte pettorine che poggiano sulle costole. Se non si toglie subito la pettorina quando il cane si deve o vuole sdraiare, le fibbie calcano sul periostio sensibile delle costole. A chi piace dormire sulle briciole, per non parlare di cosettine in metallo e plastica?
Con la schiena lunga
Anche chi pensa di proteggere la lunga schiena del suo bassotto purtroppo si sbaglia! Il fattore decisivo è che sorge una piega (spezzatura) della colonna vertebrale: l’occhiello del guinzaglio si trova sopra la parte centrale/posteriore della colonna vertebrale toracica. La direzione di tiro, e quindi l’angolo di leva, dipende dall’altezza del cane in relazione all’altezza del conduttore. Più piccolo è il cane, maggiore è la piega della colonna vertebrale a guinzaglio teso. Le misurazioni di pressione hanno dimostrato che la distribuzione di pressione più risparmiante si raggiunge con un collare largo e morbido in cui tutte le fibbie e l’occhiello del guinzaglio sono posizionato sulla parte superiore del collo.
Decidete voi stessi
Ci sono solo alcune eccezioni mediche per le quali è giusto scegliere la pettorina. Queste includono infortuni o malattie al collo, anche la tendenza al collasso tracheale (instabilità della trachea). Detto questo: scegliete voi gli attrezzi per condurre il vostro cane da un altro punto di vista che non sia per moda o imposto dalle rigorose regole di un campo d’addestramento.
Ognuno deve decidere da solo cosa sembra il mezzo migliore per ogni singolo cane.

Ora quindi voglio fare delle considerazioni: è ovvio che sia il collare, sia la pettorina hanno i pro e i contro, bisogna sempre vedere come vengono usati dai proprietari!!!

E’ naturale che un collare a strozzo se utilizzato in maniera sbagliata, danneggia il cane, ma mi chiedo, quale proprietario prova piacere a “strozzare” il proprio cane??!

Così di contro potrei fare lo stesso esempio estremo di chi, utilizza la pettorina per sollevare il cane da terra, e vedo molte persone farlo!!!

Sono comportamenti sbagliati entrambi!!!!!

Ecco quindi che scientificamente non si può, e non si deve, condannare n’è l’uno e n’è l’altro strumento!!!!!!

Quindi,  invece di aprire la bocca e dare fiato senza cognizione di causa, bisogna capire che ognuno deve scegliere quello che ritiene più consono senza additare chi opta per una scelta diversa, mentre è sempre giusto capire come usare correttamente entrambi questi strumenti, e se si hanno dubbi rivolgersi ad un professionista serio, che se è tale non denigrerà ne la pettorina e nemmeno i collari, neanche quelli a strozzo!!!!

 

 

 

 

 

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44 Risposte a “I danni provocati dalla pettorina, ebbene si, è ora di fare chiarezza!!!”

  1. Attualmente i professionisti seri non usano più i collari.
    La pettorina ad H viene consigliato da tutti coloro che scelgono un approccio cognitivo- relazionale e in alcuni Stati il collare a strozzo e’ ritenuto un sistema coercitivo e di maltrattamento. La pettorina serve come una cintura di sicurezza .
    Cordiali saluti.
    Dottor Mauro Ferri , medico veterinario, certificato GPCert in Animal Behaviour.

    1. Buongiorno Dott. Ferri, a mio avviso credo, che i “professionisti seri”, non possano essere valutati dall’uso del collare o meno, ma da altri elementi.
      Ho avuto l’enorme dispiacere di imbattermi in persone che fanno ad esempio il suo mestiere e che hanno perso l’empatia che un medico veterinario dovrebbe avere verso gli animali, ma non per questo etichetto tutti i veterinari come incompetenti.
      Il mio articolo cita una relazione fonte di studi scientifici effettuati da una grande professionista; per quanto riguarda il collare a strozzo come metodo coercitivo e di maltrattamento, credo che i maltrattamenti siano ben altri, se pensa a quanti cani vivono relegati in giardino e quindi isolati completamente dalla vita sociale che è fondamentale per uno sviluppo psichico corretto!
      A questo punto, allora, si potrebbe affermare che anche la sterilizzazione di un animale sia un atto di maltrattamento, visto che per natura dovrebbe avere la possibilità di accoppiarsi ogni qual volta ne abbia bisogno.
      La ringrazio per essere intervenuto con il suo commento, è sempre bello scambiarsi opinioni e allargare i propri punti di vista!
      Cordiali Saluti

      1. Dott. Mauro Ferri,
        lei è un addestratore o un medico veterinario?
        Giusto per capire di quali professionisti seri lei parla.
        Saluti.

    2. molti fautori della pettorina non sembranoi considerare che ad alcuni cani può non piacere la pettorina: ad esempio il mio cane non ama affatto le pettorine (e le ho comprato pettorine ad H ben fatte e altri modelli “salva-ascelle” ben fatti, bnon quei orridi cosi dozzibnali che vendono nel 90% dei pet-shop), ma preferisce i collari, in particolare quelli a semistrozzo regolati in modo che al massimo della chiusura siano solo “un dito” + stretti di come sarebbe un collare fisso correttamente regolato (questo x questioni di sicurezza del cane che cosaì anche in casi estremi non si sgfila il collare) e che quando in posizione “allargata” risultino essere decisamente + larghe di un collare fisso cingendo morbidamente il collo come una collana. Quindi quando si parla di “portare a spasso il proprio cane” credo sia necessario scegklliere lo strumento da utilizzare in base alle esigenze e preferenze sia del propriewtario che DEL CANE IN QUESTIONE (in altri ambiti chiaramente x compiti specifici servono attrezzature specifiche: ad es se si fanno delle piste la pettorina è + indicata del collare, tanto x fare un esempio).

    3. Si certo l’hai detto,solo i cinofilosofi ,bravissimi a tenere lezioni teoriche ma di solito incapaci a reinsegnare a un cane a comportarsi civilmente. Combinazione nelle prove di lavoro in italia e all’estero il collare deve essere a scorrimento (strozzo) portato non a strozzoi

  2. Una corretta pettorina ad H non causa sfregamento nelle zone ascellari poiché dista dalle ascelle di circa 2 centimetri e, in caso di trazione, non si sposta. Inoltre il peso/trazione è distibuito uniformemente in tutta la parte anteriore poiché l’aggancio del guinzaglio è posto lontamo dalla zona del collo e quindi non in corrispondenza dello sterno. In ultimo, tutte le articolazioni sono lasciate libere nei movimenti.
    Preciso che non sono contraria al collare solo se il cane e, ancor di più il suo conduttore: sia Educato (solo per evitare strattoni improvvisi come è solito che un cane in passeggiata sia soggetto a causa di stimoli esterni)
    Ps: come per il dottore vetrinario che ho letto sopra, anche io scrivo la mia opinione senza sentire l’esigenza di tornare per leggere eventuale risposta, a meno che, questo blog non sia predisposto per un’interazione 🙂
    Cordialmente
    Caladretti -educatore cinofilo-

  3. Carissima Dottoressa Calandretti non ho ben capito cosa intende con ” non sento l’esigenza di tornare per leggere un’eventuale risposta …a meno che questo blog non sia predisposto per un interazione”,visto che credo sia bello invece scambiarsi opinioni sui vari temi trattati ( a maggior ragione se lei ha sentito invece l’esigenza di scrivere il suo commento).
    In ogni caso la ringrazio per essere intervenuta, e le ricordo che l’articolo riporta uno studio scentifico fatto da una dottoressa con moltissima esperienza non da me nello specifico.
    Sono d’accordo con lei quando dice che i primi ad essere educati in ogni caso sono i conduttori o i proprietari dei cani.
    La saluto e le auguro una buona giornata.

  4. Il fatto stesso che si usi il termine “addomesticazione” la dice lunga sulle sue competenze.Non mi soffermo neanche ad analizzare le sue baggianate poichè basta aprire un libro di comportamento per leggere l’esattp opposto.tempo di studiare,gli asini come lei hanno vita professionale breve per fortuna,poichè incapaci di fare questo lavoro.
    Cordiali saluti,
    Carlo Forni,istruttore cinofilo

    1. Signor Carlo, innanzi tutto la invito a scrivere in maniera educata , in secondo luogo io non ho nessuna “vita professionale” (evidentemente non ha letto la mia presentazione), e in merito all’articolo di cui parla io ho semplicemete allegato una relazione che ha effettuato una professionista, dopodichè la saluto ricordandole che si può dialogare in maniera civile esprimendo le proprie opinioni, e vista la maniera in cui lei lo ha fatto non saprei proprio come inquadrare la sua di vita professionale!

    2. Carlo Forni, le tue critiche nel caso dovresti indirizzarle al traduttore, che ha tradotto l’articolo originale dal tedesco all’italiano. Ne convengo, la traduzione effettivamente non è un granché (compreso quel brutto “addomesticazione”).
      Osservo che però, se devi ricorrere a tali sotterfugi per evitare il confronto, evidentemente è perché sei privo di argomenti solidi da contrapporre.

  5. osteopata canina.. già quelli umani sono quello che sono. Per fortuna chi davvero se ne intende e ama i cani non trae azzardate conclusioni da questi dozzinali articoli click-bait copia-incolla.
    Avrebbe potuto cominciare l ‘articolo semplicemente dicendo che per usare correttamente la pettorina occorre conoscere l’anatomia del cane e costruire un rapporto corretto con lui, invece ha scritto opinioni personali opinabili seguite da un wall-of-text copia incollato (chissà se l’ha letto fino alla fine?) infarcito di parole vuote o al limite mal tradotte.
    Come è d’uso l’osteopata comincia una discorso con notizie anatomiche (anche corrette spesso) per poi associarle a conclusioni del tutto casuali che fondamentalmente gli portano quattrini. Non credo a una parola. Piuttosto che fidarmi di questi sedicenti “esperti” mi compro un libro di fisica veterinaria e faccio le mie valutazioni.

    1. Salve Valerio, la ringrazio per le sue critiche che magari mi aiuteranno a scrivere articoli meno dozzinali,come li chiama lei, sa le opinioni sono soggettive altrimenti sarebbe un disastro non trova? La dott citata nell’articolo è una professionista di tutto rispetto, poi se lei crede o meno nel lavoro di un osteopata/fisioterapista questo non ha alcuna attinenza con ciò che è riportato dalla sua relazione che ho copiato, ebbene si, e che ho anche letto tutta pensi fino alla fine!Non mi dilungo oltre perché credo che quando si commenta, in accordo o meno con ciò che si è letto, si deve avere buongusto anche nel farlo,e nelle sue parole non l’ho trovato, la saluto ricordandole che l’amore per i cani nulla ha a che fare con quello che lei ha scritto, e che se proprio vuole parlare di competenze, prima di essere cosi sicuro vada a studiarsi chi è questa dottoressa e cosa fa nella sua vita, perché vede, apellare questa signora di tutto rispetto come “sedicente esperta” significa che forse lei non sa nemmeno di chi stiamo parlando; poi puo essere d’accordo o meno con i suoi scritti!La ringrazio Valerio per essere intervenuto e le auguro una piacevole giornata.

  6. Utilissimo, grazie di averlo postato tradotto. Sarò stata fortunata o semplicemente selettiva nella scelta dell’osteopata per me e per il mio cavallo, ma entrambi i professionisti hanno risolto brillantemente le problematiche iniziali. Quindi non è utile riferirsi ad una categoria mentre lo è condividere le proprie esperienze. Quanto alla scelta collare pettorina, mi sono sempre fatta guidare dalle preferenze del cane più che da mie idee astratte.

    1. Grazie a te, (mi prendo la confidenza di dare del “tu”), per aver apprezzato e capito l’intento dell’articolo!

  7. Ma non si puo’ fare di tutt’erba un fascio. Il collare/pettorina va considerata in relazione al tipo di cane. Ho avuto cocker che andavano benissimo al guinzaglio con il collare, un husky al quale ho dovuto mettere una pettorina perché in questa razza il collo del cane è muscoloso e largo come la testa e adesso ho un podenco e un levriero che per la loro morfologia e temperamento (sono paurosi) hanno bisogno di una pettorina non a H ma a 3 ganci, (una vera imbracatura) perche’ si sfilano dal testa che è piccolina, qualunque collare e pettorina di sorta.

    1. Ciao Pk, non c’è un valore aggiunto…solo uno studio effettuato , e quindi di conseguenza la considerazione che non va mai denigrato n’è uno n’è l’altro strumento, ma insegnato al conduttore a utilizzarlo al meglio.
      Grazie mille per la tua opinione

  8. Finalmente qualcuno che dice come stanno le cose! E quelli che demonizzano il collare o perché no anche la pettorina, dico: lasciate libero il cane!
    Ovvimanete è una sciocchezza, ma per far capire che è inutile e fastidioso sempre colpevolizzare l’uno o l’altro. Ogni soggetto è a sé e va gestito in modo diverso e consono.

  9. Io penso che la scelta debba essere valutata in base al cane, io ho 2 chihuahua e non potrei pensare di portarli a spasso con il collare, la pettorina da a loro e a me la sicurezza che in qualsiasi momento possa recuperarli ed evitargli aggressioni da cani più grossi! per me la pettorina è un salvavita e vi assicuro che più di una volta è capitato di recuperarli al volo per evitargli un morso di un’altro cane portato a spasso da uno stupido padrone con guinzaglio allungabile!

    1. Carissima Emanuela, la ringrazio innanzi tutto per il suo intervento, lei ha fatto un’osservazione corretta che è altresì scritta anche nell’articolo, e cioè; ogni strumento va valutato in base al cane e al proprietario, e se entrambi gli strumenti vengono usati correttamente non ci sono problemi nè danni. Spesso sono i proprietari a dover essere educati a vivere col cane e non viceversa 😀
      La saluto e la ringrazio per il suo intervento.

      Direttrice di Conosco il cane.

  10. Bell’articolo. Io corro spesso con il mio cane(pastore tedesco ) per sentiero con un guinzaglio elastico alla cintura e una pettorina tipo Julius ma mi sembra non gradire molto quando gliela infilo e per altro si lascia tirare più che tirare lui. Hai un consiglio per farlo stare più a suo agio? Grazie in anticipo

    1. Carissimo Stefano, innanzi tutto mi scuso per aver risposto solo ora…avevo un problema con le mail
      Per quanto riguarda il non gradire la pettorina, la cosa è abbastanza semplice, basta farla associare al cane a qualcosa di piacevole ( quando la metti accompagna il gesto a complimenti e magari a qualche bocconcino, che poi gradualmente toglierai).
      Per quanto riguarda il “non tirare” potrebbe essere semplicemente dovuto al fatto che questo tipo di attività non è molto gradita dal tuo cane…a proposito come si chiama? E che età ha?
      Per poterti consigliare ho bisogno di sapere qualcosa in più, se vuoi scrivi pure a : [email protected]
      di modo che io possa cercare di darti un consiglio corretto, ovviamente per me sarà un piacere.
      Grazie per essere intervenuto

  11. Io credo che quando si deve prendere una decisione per sciogliere un qualsivoglia dubbio , nello specifico , collare o pettorina , più informazioni si hanno e meglio è . Non si risolvono i problemi , qualora esistessero , usando un linguaggio poco consono soltanto perché qualcheduno la pensa diversamente da te , anche perché alla fine ognuno di noi è libero di scegliere , fatte le valutazioni del caso , ciò che vuole .
    Buona giornata

  12. Salve! Ho un beagle di 6 anni che in passeggiata purtroppo tende a tirare molto. Anche in questo caso è controindicata la pettorina? Grazie

    1. Salve Elisabetta
      Diciamo che ogni caso è a se ma spesso il cane che ha l’abitudine di tirare non smette certo con la pettorina, anzi spesso questo strumento può “rafforzare” questo comportamento, visto che può aumentare la predazione.
      Come ripeto ogni caso però è a se, bisognerebbe capire se il cane ha sempre avuto questo tipo di approccio al guinzaglio e sopratutto come ti comporti tu quando il cane tira.
      Ricorda che il guinzaglio è il prolungamento del tuo braccio per il cane e lui “sente” da chi viene guidato e come.

  13. Aw, this was an exceptionally nice post. Taking the time and actual effort to make
    a good article… but what can I say… I hesitate a whole lot and don’t seem to get nearly anything done.

  14. Sinceramente, mi sembra un articolo un po’ esagerato e terroristico. Il mio cane (9 mesi) ha avuto il collare fino ad un paio di settimane fa ed era un disastro. Si capiva che essere tenuto per il collo gli dava decisamente fastidio. Era molto irrequieto in passeggiata e sempre affannato. Ora indossa una pettorina a y, che, a detta di tutti i veterinari, dovrebbe essere la migliore per i cani di taglia medio/grossa. Devo dire che le cose sono enormemente cambiate. Il cane ora è tranquillo, cammina rilassato, non tira e non si affanna. Questa è la mia esperienza diretta. Certo sono da evitare le pettorine a x, per esempio, mentre quelle a h vanno meglio per i cani piccoli. Insomma bisogna informarsi bene, ma credo che a nessun cane possa piacere essere tenuto per il collo, come non piacerebbe a noi (donne e uomini) visto che si è fatto il paragone. Ciao

    1. Carissima Sally, innanzi tutto la ringrazio per essere intervenuta con la sua esperienza
      Nell’articolo si parla infatti di entrambi gli strumenti (collare a scorrimento e pettorina), e di come possono danneggiare il cane se usati in maniera scorretta. Quello che mi premeva evidenziare è come si sono aperte due fazioni sull’argomento dove si demonizza l’uno o l’altro strumento, e che a mio avviso è errato fare. Per precisazione le devo dire che il cane viene preso per il collo già in tenerissima età dalla mamma, quindi asserire che a lui non piaccia, non è corretto. Di certo bisogna sempre vedere come viene utilizzato il collare sul cane, cosi, come appunto scritto nell’articolo, bisogna vedere come viene utilizzata la pettorina. Ogni strumento può essere efficace solo se utilizzato in maniera corretta e responsabile!
      La saluto e le auguro buona giornata.
      Un saluto speciale ovviamente va al suo amico a 4 zampe

  15. Diciamo che essere presi per il collo, con affetto, dalla mamma non è proprio come essere soffocati da un collare :-)) e consideriamo anche che la presa al collo, tra i cani, è un modo per dimostrare la propria predominanza e per sottomettere l’avversario. Non è certo un modo per comunicare serenità. A parte questo, ognuno conosce il proprio cane e le sue esigenze. Loro ci parlano, basta ascoltare. Ciao

    1. Sally, credo che lei non abbia mai visto una mamma educare i cuccioli prendendoli per la collottola se asserisce che lo fa con affetto!! E suppongo nemmeno un cane scrollare violentemente la preda avanti e indietro per spezzargli il collo….
      Il collare a scorrimento non strozza il cane!!!!! Ovvio che se viene usato in maniera scorretta allora diventa nocivo, tanto quanto può diventarlo la pettorina!!!! E, per essere ancora più chiari la presa per il collo mentre due cani giocano non è sempre sintomo di dominanza!

  16. Non ci conosciamo e io non traggo conclusioni. Ho cani da quando sono nata. Ho visto nascere e crescere cuccioli. Nella mia famiglia ci sono veterinari e addestratori. Una mamma fa tutto sempre con affetto, anche quando sgrida il suo cucciolo, come noi se diamo una sculacciata. Ho visto cani scrollare per far male ed è ben diverso. Il collare a strozzo strozza eccome ed è uno strumento che veterinari e addestratori coscienti aborriscono. La presa per il collo, anche durante il gioco, è sempre un modo per predominare sull’altro. I cuccioli imparano con il gioco a misurarsi con i loro simili, ma queste sono cose che si trovano in qualunque manuale. Se non avessi esperienza e non conoscessi persone competenti, non mi sarei messa a scrivere qui. Comunque, come ho detto, l’importante è conoscere il proprio cane e scegliere il meglio per lui. Nient’altro..

    1. Nella sua famiglia potranno esserci veterinari e addestratori e buon per lei se può avvalersi della loro esperienza. Ma forse non ha letto bene, o fino in fondo, il mio articolo, che cita una fonte autorevole e medica, non di certo frutto di campagne o di pensieri personali dove si cerca di demonizzare uno strumento piuttosto che l’altro.
      La saluto augurando le buona giornata.

  17. Ho letto con attenzione e ho espresso la mia opinione. Lei ha fatto bene a pubblicare l’articolo, ma la sua fonte autorevole cozza con innumerevoli altre fonti autorevoli. Davvero non ho mai trovato un medico, ne’ un addestratore che approvi il collare a strozzo. Sono strumenti per fortuna superati. Per quanto riguarda collare o pettorina, ognuno la vede a modo suo, ma non è un problema. Io stessa li ho usati entrambi. Complimenti per il suo impegno e l’amore per gli animali che condividiamo.

    1. Tolto il fatto che il veterinario è una figura e l’addestratore un’altra, le devo dire che invece il metodo di addestramento classico c’è ancora e in molti campi dove si lavora col cane lo si fa con il collare a scorrimento. Lo stesso viene usato anche dalle forze dell’ordine e in molti altri campi dove si lavora col cane. Non vi è ad oggi nessuna prova medico scientifica che il collare a scorrimento possa arrecare danno fisico o psicologico al cane, sempre usandolo con metodo. Ricordo che il cane non dev’essere strangolato ma corretto con piccoli gesti fermi e decisi…. Ogni strumento nelle mani sbagliate diventa pericoloso. Ho visto cani strattonati con pettorine che hanno creato arrossamenti per lo sfregamento, o altri venire sollevati da terra con conseguenze gravi alla colonna vertebrale dell’animale. Ecco, il punto è proprio questo, ogni strumento se viene usato in maniera corretta può essere di aiuto altrimenti lede sicuramente il cane. È stato un piacere discutere con lei Sally, sopratutto perché è sempre molto costruttivo confrontarsi in maniera intelligente e pacifica. Mi complimento io con lei, per il suo modo educato e per la passione che nutre verso la cinofilia. La saluto e la ringrazio per il suo contributo. Grazie Sally per essere intervenuta.

  18. Sono d’accordo su tutto, pur rimanendo della mia idea sul collare a strozzo. Grazie a lei per l’opportunità e buon lavoro. Sally

  19. Al di là della traduzione, il senso generale dell’articolo è piuttosto chiaro. Pertanto chiunque si appelli ad alcuni errori grossolani per bollarlo in senso negativo, dovrebbe a mio avviso rileggere la cosa senza pregiudizi. Ma essendo la guerra “pettorina VS collare” una controversia meramente ideologica fatta attraverso la PNL, la scienza in questo non c’entra nulla e comprendo bene quando il pregiudizio la faccia da padrone.
    Di fatto, credo che non ci fosse stato bisogno di un’osteopata tedesca per affrontare la questione, visto che stiamo parlando delle basi di cinometria e di cinognostica che ogni cinofilo dovrebbe conoscere.
    Basterebbe studiare – e conoscere – il “centro di gravità” ed il “bilanciere cefalico” del cane per avere le idee chiare sulla pettorina e tirare le conclusioni, ma capisco anche che i moderni corsi cinofili non siano indirizzati alla conoscenza, quanto più al fare cassa nel minor tempo possibile.
    Apprezzo e condivido pertanto il senso generale dell’articolo, ricordando ai medici veterinari intervenuti che la loro categoria può parlare di benessere animale solo quando ci si riferisce al lato clinico, ma non certo a quello comportamentale visto il largo uso di psicofarmaci su cuccioli, subadulti e adulti per problematiche che andrebbero affrontate in altri modi.

    Claudio Mangini
    animal trainer

  20. Buon giorno. Vivo in Argentina , però seguo anche pagine italiane cinofile.Ho visto col passare degli anni in Europa la sostituzione dei collari con le pettorine , che in cani di grossa taglia mi sebrano poco efficenti in caso di emergenza .
    Il mio primo cane è stato un rottwailer maschio , e con lui ho cominciato con il collare a strozzo 25 anni fa . Non ricordo di essermi accanita tirandolo per fargli male e farmi obbedire , ricordo la utilità in caso di incontri con altri cani lasciati liberi per tenere sotto controllo il mio quando era giovane . Gli ho insegnato quasi subito il “seduto” per fargli assumere un atteggiamento non aggressivo in caso di conflitti a distanza , anche se sembra che non tutti i cani comprendano il significato di alcune posizionie se il cane in confronto è senza proprietario , io assumevo e assumo tutt’ora il ruolo di dominante .Già anni prima che apparisse in Italia la serie di video di Cesar Millan , qui venivano trasmesse e ho imparato molto osservando i suoi video . La cosa più importante è che il collare strozzo , che lui già usava fatto con una corda , anche molto sottile rispetto a quello che normalmente si pensa , funziona senza danneggiare il cane , se portata molto in alto ,rispetto alla lunghezza del collo, in modo che il cane non possa abbassare la testa ed esercitare la sua forza con i muscoli della base del collo e i pettorali. Poi ho scoperto il clicker e il concetto di ricompensa , o rafforzo positivo anche solo con la parola ” bravo, molto bene “, per cui in breve ho ottenuto risultati positivi con comandi vocali . Ora ho un altro rottw non di allevamento come il primo , e tre altri recuperati dalla strada o arrivati spontaneamente a casa mia e tutti convivono bene insieme tra di loro e con me .

  21. Buongiorno,
    Ho una rottweiler di 4 anni con un passato di maltrattamenti adottata circa un anno fa, dopo aver provato qualsiasi tipo di pettorina senza badare a spese sono passato al collare a scorrimento ottenendo risultati (positivi) quasi immediati, sia nella condotta a guinzaglio sia nel controllo del cane in situazioni agitate con altri cani.
    Io non sono un educatore/addestratore cinofilo, ma non riesco a capire questo accanimento verso il collare a scorrimento.
    Ogni cane è differente, sia come misure sia come bagaglio di esperienze, e sta a noi capire lo strumento più adatto per poter gestire l’animale in sicurezza appoggiandoci ad un esperto magari, ma sta solo a noi utilizzare questi strumenti nel modo corretto evitando danni al cane, che siano collari o pettorine.
    Buona Giornata
    Niko

    1. Ciao Niko e grazie, per la tua testimonianza 😀
      Purtroppo in merito all’argomento collare a scorrimento, c’è e ci sarà sempre questa diatriba, spesso per mancanza di conoscenza del cane in generale,( sia a livello etologico, sia anatomico) sia per pregiudizio.
      La ringrazio per essere intervenuto:D
      Un saluto a lei e alla sua Rott!

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