Dilan; così è stato chiamato questo povero cucciolo, dalla volontaria che non poteva credere ai suoi occhi quando lo ha salvato.
Lo so, la prima foto è “forte” da vedere, direi raccapricciante, ma è proprio così che era ridotto Dilan quando è stato soccorso. Un cagnolino legato ad una catena così stretta da essersi letteralmente infilata nella sua carne.
Un metro d’acciaio, che non solo lo teneva prigioniero, ma che piano piano ha aperto uno squarcio nel collo di questo cane indifeso. Era li Dilan senza colpe, senza aver mai fatto male ad una mosca, condannato alla sofferenza senza un perchè.
Fu subito prelevato e curato, e ora è completamente guarito. Quello che più lascia a bocca aperta, e che allo stesso tempo mostra la grandezza del cane, è che Dilan, nonostante tutto ciò che ha subìto, non ha mai mostrato aggressività, anzi, è un cagnolino molto socievole e giocherellone, dolce e coccolone, ama in particolare i bambini, e va d’accordo con cani e gatti!! Si è lasciato avvicinare, e curare fidandosi ciecamente dell’uomo, nonostante fino a quel momento, l’essere umano non aveva fatto altro che mostragli un mondo fatto di sofferenza e di prigionia.
Dilan ora è cosi :
Credo che la sua espressione non abbia bisogno di alcuna spiegazione.
Ora sta bene, ma gli manca la cosa più importante: una famiglia che lo meriti!
La volontaria che lo ha salvato, si dedica a lui costantemente e si sta impegnando, insieme ad una associazione locale, a trovargli una bella famiglia.
Dilan ha circa un anno ora, taglia media, è vaccinato e microcippato, si trova nel Lazio ma può arrivare in tutta Italia. Non tutti possono prendere con se un cane e vivere questa meravigliosa esperienza, ma personalmente spero che chiunque di voi legga questo articolo con la storia di Dilan , lo divulghi, così che questo meraviglioso essere possa avere la possibilità di essere adottato, e avere finalmente tutto l’amore che merita!
Se ci fosse qualcuno di voi interessato a Dilan può scrivere una mail cliccando qui https://conoscoilcane.altervista.org/contatti/
Voglio ringraziare sentitamente Daniela, la volontaria che, non solo ha salvato la vita a Dilan ma che ogni giorno s’impegna per lui cercando di dargli la vita che merita.
