Educare il cane: ma basta con questo buonismo!!

Educare il cane: ma basta con questo buonismo!!

Non se ne può più, ormai dilaga il buonismo sui metodi di educazione nel cane come fosse un’epidemia, e sta cosa mi irrita fortemente, e allora adesso mi sono rotta le scatole!!

Faccio parte anch’io del mondo dei social, e ovviamente, sono iscritta in gruppi o pagine che trattano l’argomento, anche perchè credo che non si finisca mai d’imparare e sopratutto mi piace il confronto e il dialogo, ma ultimamente mi viene da sbatte la testa al muro!!

A parte le vecchie diatribe su collari, pettorine, alimentazione etc, una cosa su tutte sta dilagando in maniera preoccupante…: educare il cane con il buonismo.

Mi spiego meglio; secondo questa teoria per educare il cane e il per il suo benessere servono :würstel e bocconcini vari, pettorine super costose, crocchette da 15 euro al kg, ( per non parlare di diete assurde) e tanto ma tanto amore….. ok, a me me viene da strappamme tutti i capelli!!!

Secondo questi “scienziati” che si espandono come un virus, redarguire un cane che sta avendo un comportamento scorretto, o “punirlo” con qualche pacchetta sul suo culetto santo, è una cosa oscena, un vero e proprio maltrattamento, e chi lo fa, è brutto e cattivo e di cani non ne capisce niente ( giuro che diventerò presto calva).

Questi soggetti poi magari  sono quelli che attaccano alcuni proprietari dicendogli che il cane per natura mangia carne cruda e quindi, devono immediatamente smettere di comperare crocchette e correre a fare la dieta Barf, ( anche per curare vari disturbi nel cane) ,però poi si scandalizzano se ti azzardi a sgridarlo, magari anche dandogli un buffetto,( forse perchè non hanno mai visto come si comporta una cagna coi suoi cuccioli quando dopo l’ennesimo richiamo non viene ascoltata!!).

Vogliamo parlare poi di quelli che: “il mio cane può abbaiare tutto il giorno perchè è un suo diritto!” , senza curarsi non solo del disturbo arrecato agli altri, ma sopratutto del chiaro malessere del suo Pucci Pucci??!

Insomma questo educare il cane con il buonismo sta diventando una piaga che oltretutto fa solo gravi danni!

Non mi stancherò mai di ripetere che il cane ha bisogno di una guida, non di una mamma!!! Lui una mamma l’ha avuta, e nel momento in cui viene a stare con noi e la nostra famiglia, cerca una figura che sia un esempio da seguire, qualcuno di cui fidarsi, non un dispenser di biscottini!!!

Essendo un animale sociale ha bisogno di vivere in un ambiente dove ci siano delle gerarchie, che gli indichino fino a dove può spingersi e quali comportamenti sono giusti e quali no!

Mi sta bene il fatto del rinforzo positivo, ma è giusto e doveroso anche quello negativo!! Un esempio su tutti: “il mio cane mi ringhia contro se provo a farlo scendere dal divano” che facciamo, lo ignoriamo facendo finta di nulla????? Lo convinciamo con un bocconcino??? Lo accarezziamo per tranquillizzarlo???? Così lui penserà ” ah ecco, se faccio così l’umano non mi dice più di scendere e ho ottenuto quello che volevo” oppure ” ah bene se ringhio mi arriva un bel biscotto”, …Per non parlare del fatto che se è un cane di piccola taglia c’è anche chi ride di questo, li vorrei vedere davanti ad un Pastore Tedesco che ti mostra la sua bella dentatura!!!

In un caso come questo usare i metodi “duri” non vuol dire maltrattare il cane, ma fargli capire che lui non è il capo e non può fare quello che vuole!!! Il cane non ha bisogno del buonismo ma di una guida, di qualcuno da guardare con rispetto che, per chi non conosce la differenza, non significa paura!!

Un cane che viene picchiato ha paura e non avrà mai rispetto per chi lo picchia, così come non lo avrà verso chi vede come un “debole” come un membro del branco che non conta nulla!!

In un caso come quello descritto sopra ci si mostra risoluti, con un tono di voce duro, una postura eretta e uno sguardo di disapprovazione, si intima al cane di scendere facendogli vedere che non abbiamo alcuna paura e che sopratutto non ci piace questo suo atteggiamento!

Vi racconto un esperienza che ho vissuto personalmente con Mia , la mia dobermann che tanto ho amato; a circa 6/7 mesi, la ripresi perchè continuava a fare il cavallo matto sul divano, e lei per la prima volta mi mostrò i denti in segno di sfida, così la guardai, ben eretta sulle gambe, presi il guinzaglio dicendogli ” scendi subito” con un tono di voce non proprio amichevole, e la portai fuori sul balcone, a Gennaio, dove tirava un vento freddo , sapendo che lei, freddolosa com’era non avrebbe di certo gradito. La lasciai li per buoni 10 minuti, entrai in casa e mi chiusi la porta finestra alle spalle. Lei mi guardò incredula, a me si strinse il cuore non lo nego, ma sapevo che quello che stavo facendo era giusto e doveroso per far si che lei capisse che certi atteggiamenti non doveva proprio averli, non con me!! In seguito non adottò mai più quel modo di fare, ma anzi, aveva nei miei confronti un rispetto unico, pendeva dalle mie labbra e ricercava sempre in me uno sguardo di approvazione.

Insomma cari amici, la verità è che oggi si tende al buonismo su tutto, ma non mi sembra che questo atteggiamento abbia portato a grandi risultati, anzi, sento molta più gente che si ritrova a fare i conti con un cane ingestibile, perchè gli è stato detto dall’educatore di turno, o da uno di questi geni che circolano su pagine o gruppi nei social, che sgridare il cane o punirlo è deleterio per lui!! Che quindi non va fatto, che chi la pensa come me è antico e retrogrado, che il collare a scorrimento è una tortura e che i bocconcini del  magico wrùstel siano la risposta corretta per una buona educazione dl cane.

Io credo fermamente che per insegnare al cane le basi dell’educazione serva premiarlo con carezze e complimenti e qualche bocconcino, quando esegue correttamente quello che gli stiamo chiedendo, ma anche che debba essere sgridato e “punito” quando vuole fare il “bullo” con noi.

E credo in maniera più convinta che fare un corso di qualche ora, prendere un attestato, e sentirsi educatore sia saccente, perchè coi cani ci si deve avere a che fare, si devono fare anni e anni di esperienza, ci si deve imbattere in milioni di situazioni diverse con cani diversi, e rispettare la loro natura!!

Insomma, probabilmente mi attirerò le ire di molti, e credetemi, non sarebbe una novità, ma quello che a me preme più di tutto è vedere cani sereni e pronti a condividere con l’essere umano la propria vita nel rispetto della loro indole naturale, quello che per me è importante è che ogni cane venga cresciuto con la consapevolezza che, quando serve, bisogna avere polso e fermezza, che andranno a miscelarsi a carezze, e affetto.

Per educare correttamente un cane non serve il buonismo, ma la comprensione della sua natura, che fortunatamente è molto diversa dalla nostra!

 

 

 

 

 

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